La mia migliore amica
Claire Douglas
Nord, pubblicato nel Maggio 2017
358 Pagine
Dopo aver letto "Le sorelle" ho deciso di dare un'altra chance a Claire Douglas, per cui ammetto di non aver avuto il colpo di fulmine. Me ne sono innamorata però durante la lettura de "La migliore amica", libro che mi è davvero piaciuto!
Continua la mia avventura nei meandri dei rapporti di coppia, in questo caso le protagoniste sono due amiche Frankie e Sophie.
"Manipolazione, sensi di colpa, ambiguità: il brivido è donna" - Il Venerdì di Repubblica
Frankie, dopo la scomparsa della sua migliore amica Sophie avvenuta vent'anni prima, comincia una nuova vita lontano da Oldcliffe per trasferirsi a Londra.
La sua serenità viene stravolta il giorno in cui riceve una telefonata da Daniel, fratello di Sophie, che le comunica il ritrovamento dei resti di un corpo che constatano la morte della sorella. Daniel allora chiede a Frankie di poter tornare a Oldcliffe per aiutarlo a capire cosa sia successo realmente la notte in cui Sophie sparì, crede infatti che la sua morte non sia stata un incidente, bensì che sia stata assassinata.
Il carattere forte di Frankie costruitosi in quegli anni comincia a sgretolarsi mano a mano che le scoperte sue e di Daniel vengono alla luce, catapultandola nel suo fragile passato.
Strane lettere minatorie cominciano ad arrivarle, anonime e spaventose: qualcuno sa cos'è successo quella notte, e del segreto che legava Frankie e Sophie alla morte di Simon, il loro primo amore comune, e questo qualcuno vuole terrorizzarla a morte!
A creare ancora più terrore a Frankie sono le visioni di una figura che sembra ricordarle l'amica morta.
Il libro è scritto alternando due tempi, quello passato e il presente, in cui parlano in prima persona rispettivamente Sophie e Frankie.
L'autrice differenzia bene i due linguaggi, Sophie infatti ha un linguaggio più semplice rispetto a quello di Frankie che ormai ha 39 anni.
Vincente e coinvolgente inoltre è la scelta di scrivere la parte di Sophie sotto forma di diario, che ci porta piano a scoprire cosa successe la sera della sua morte sul pontile.
Come per "Le sorelle", Claire Douglas mantiene uno stile narrativo scorrevole, e questo rende fluida la lettura e mai noiosa.
Ho riscontrato un netto miglioramento rispetto al precedente thriller, a parer mio leggermente acerbo per quanto riguarda la costruzione dei personaggi. In questo caso invece tutti hanno un profilo psicologico ben definito, soprattutto Frankie che conosciamo in tutte le sue sfaccettature.
Non mancano inoltre tutte le caratteristiche ricercate del genere: tensione, suspense, inquietudine e angoscia che mi hanno letteralmente tenuta incollata alla narrazione!
Per tutta la prima parte ero convinta di aver capito l'identità del colpevole, i miei sospetti si sono completamente stravolti a metà libro, fino ad arrivare a una fine che non avevo proprio immaginato.
Ecco quello che cerco da un thriller: un gioco continuo tra autore e lettore, accompagnato da ipotesi e indizi nascosti, e nel mio caso ho letteralmente perso!
Intrecci amorosi, bugie bianche e bugie nere, legami solo apparentemente saldi, creano la giusta suspense fino ad arrivare ad una fine inimmaginabile!
Consigliato!